Eritema solare e vacanze: come comportarsi – Intervista alla Dott.ssa Manuela Carrera

 

 

 

Con l’arrivo dell’estate l’esposizione solare si fa sempre più intensa e a volte può risultare pericolosa, con pesanti conseguenze sulla nostra pelle. Tra queste sicuramente vi è l’eritema solare, una particolare infiammazione della pelle provocata da un’eccessiva esposizione ai raggi UV. Per fare luce sulla questione, La Redazione Israelitico News ha posto alcune domande alla Dott.ssa Manuela Carrera, specialista in Dermatologia e Venereologia dell’Ospedale Israelitico.

 

Dottoressa, cosa è l’eritema solare?

L’eritema solare è manifestazione infiammatoria della pelle dovuta a un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi UV, in assenza di protezione solare o in presenza di una protezione solare inadeguata rispetto al proprio fototipo. L’eritema si manifesta poche ore dopo l’esposizione e la sua gravità è variabile, può essere di lieve entità fino a un’ustione di primo o secondo grado. La forma lieve di eritema si manifesta con un arrossamento che scompare spontaneamente dopo qualche giorno; nelle forme più importanti si presenta come una ustione di primo grado con arrossamento, rigonfiamento (edema), bruciore, ipersensibilità al tatto e prurito. In questo caso a distanza di qualche giorno la pelle desquama. In caso di eritema intenso i sintomi sono quelli di un’ustione di secondo grado: arrossamento e numerose vescicole o bolle, seguiti da una forte desquamazione. In tale caso l’eritema solare può essere accompagnato da febbre, nausea, cefalea e vertigini.

 

Quali sono le cause dell’eritema solare?

Ogni persona reagisce in modo diverso alle radiazioni ultraviolette. Il fototipo ci permette di avere una corretta esposizione al sole in base alle nostre caratteristiche e alla risposta che abbiamo ai raggi solari.

ll fototipo di una persona è una classificazione utilizzata in dermatologia, determinata sulla qualità e sulla quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle.

 

Cosa è bene fare e cosa bisogna evitare?

Si consiglia sempre di esporsi al sole gradualmente, evitando le ore centrali della giornata (dalle 12 alle 16). Ricordiamo che oltre al fattore di protezione conta la quantità di prodotto solare che utilizziamo. La quantità da applicare per avere la protezione dichiarata è 2 mg/cm2. Il filtro solare va inoltre rinnovato ogni 2 ore e dopo ogni bagno anche in caso di prodotti resistenti all’acqua. I fototipi 1 e 2 dovranno esporsi con cautela, utilizzando sempre un fattore di protezione 50+. I fototipi 3 e 4 potranno iniziare con un fattore di protezione 50 per poi scendere ad una 30.

Evitare il fai date in caso di eritemi intensi con vescicole o bolle, è necessario rivolgersi al medico curante o al dermatologo.  Dopo di che non bisogna riesporsi al sole finchè l’eritema solare non si è risolto.

 

Quali sono i rimedi per curare l’eritema?

In caso di eritemi di lieve entità, sarà sufficiente applicare prodotti idratanti e lenitivi a base di arnica, aloe, camomilla. Acqua corrente fredda e borse del ghiaccio possono aiutare a contrastare il bruciore. Richiedono più attenzioni, invece, gli eritemi solari con vescicole e bolle. In tal caso sarà opportuno rivolgersi al dermatologo che potrà indicare medicazioni con creme antibiotiche e cortisoniche. Per alleviare prurito e bruciore può rendersi necessario l’uso di FANS ed antistaminici per bocca.

 

Dott. Ruben  Spizzichino
Ufficio Stampa & Social Media