Mammografia digitale. Cos’è e come funziona?

Una diagnosi precoce permette di individuare in maniera chiara e tempestiva delle piccole lesioni e di intervenire quanto prima in caso di tumore al seno. Grazie all’importanza della prevenzione e al recente potenziamento dell’Unità di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale Israelitico con macchinari di ultima generazione, è possibile ottenere diagnosi precise e nel massimo della sicurezza. Ma in cosa consiste la mammografia? Quando fare un esame mammografico? Come si svolge realmente la visita? Per fare chiarezza sull’argomento, la Redazione dell’Israelitico News ha posto alcune domande alla Dott.ssa Caterina Maria Antonietta Pizzi, radiologa dell’Ospedale Israelitico

 

Che cos’è la mammografia?

La mammografia è uno studio dei seni eseguito con apparecchiature radiologiche dedicate che impiegano basse dosi di radiazioni. Gli odierni mammografi digitali sono corredati da Tomosintesi, utile ausilio per una migliore definizione nelle mammelle dense. In Tomosintesi la radiografia del seno viene ottenuta con diversi angoli di acquisizione tramite il movimento del tubo in un arco con esposizione a basse dosi. La Tomosintesi quindi è in grado di visualizzare separatamente elementi posti a profondità diverse tramite l’acquisizione di 10-20 proiezioni bidimensionali. I dati acquisiti vengono ricostruiti in una serie di strati sottili ad alta risoluzione favorendo una migliore interpretazione radiologica, in particolare nei seni densi, nelle lesioni multiple riducendo le sovrapposizioni ed esaltando i dettagli. Il vantaggio delle immagini digitali è che possono essere ulteriormente elaborate sugli schermi dedicati evitando ulteriori esposizioni ai raggi X.

 

A cosa serve?

La mammografia è il più valido aiuto diagnostico nella Senologia Clinica e nello Screening del tumore mammario. E’ la tecnica di esame attualmente più affidabile nell’individuazione dei tumori mammari di piccole dimensioni e nella maggiore definizione delle microcalcificazioni, con il 41% in più di rilevazione delle lesioni invasive, consentendone pertanto una “diagnosi precoce”.

 

Per chi è indicata?

L’indagine si suggerisce alle donne tra i 40 e 70 anni e, nei casi di familiarità, dai 35 anni.

 

Come si svolge la visita?

L’esame non richiede particolari preparazioni, né l’esecuzione in un periodo specifico del ciclo. Dopo il posizionamento corretto della mammella, con adeguata compressione, l’esame standard include l’effettuazione di proiezioni di base ottenute con diversi incidenze del fascio di radiazioni rispetto all’organo: proiezione cranio-caudale, obliqua e medio-laterale. A volte si necessita di proiezioni aggiuntive che permettono di focalizzare l’attenzione su lesioni sospette. È possibile riconoscerne caratteristiche di malignità o benignità e confrontarle con esami precedenti. Ogni donna oggi può avere consapevolezza del suo stato di salute ed approcciarsi con serenità ai test che consentono una diagnosi precoce, scegliendo un centro di riferimento come il Centro Mammografico dell’Ospedale Israelitico, che si prenda cura con un approccio globale, integrato di ogni singola situazione personale.  Pertanto, un esame mammografico integrato con un esame ecografico e una valutazione clinica rappresentano per ogni donna l’approccio più completo nel prendersi cura di se’, partendo dal seno.

 

Dott. Ruben  Spizzichino
Ufficio Stampa & Social Media