Controllare lo stato di salute delle proprie ossa è fondamentale. La densitometria ossea, più nota con il nome di MOC, è un’indagine che serve a valutare la quantità di calcio presente nelle ossa e a prevenire le patologie ad esse correlate. Ma in cosa consiste la MOC? Come si svolge la visita?

 

Ne parliamo con la Dott.ssa Caterina Maria Antonietta Pizzi, radiologa dell’Ospedale Israelitico

Dottoressa, che cosa è la MOC?

La densitometria ossea o mineralometria ossea computerizzata (MOC) è un’indagine che utilizza raggi X per determinare la massa ossea (BMD) e in particolare la quantità e la densità minerale nei distretti a maggior rischio di frattura: le vertebre lombari e la parte prossimale del femore, regioni ove si verificano la maggior parte delle fratture osteoporotiche .

La moderna tecnologia DEXA (Dual-energy X-ray) assorbimetria Raggi X a doppia energia, di ultima generazione, usa dosi di radiazioni trascurabili

 

Come si svolge la visita?

Il densimetro osseo è un grande lettino da visita confortevole. Il paziente si stende in posizione supina con i vestiti normali, e viene richiesto di rimuovere gli oggetti di metallo dalla regione in esame. Il test è indolore e richiede meno di 10 minuti. Le informazioni come nome, età, altezza, peso ed etnia vengono inseriti nel computer prima del test. Questi dati verranno utilizzati poi per confrontare i risultati con un normale gruppo di riferimento.

 

A cosa serve?

La MOC è un aiuto per i medici nella diagnosi di osteoporosi. Il test confronta l’osso del paziente con quello di un giovane adulto con la massima densità ossea (valore T-score). Tale valore secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) può risultare in una delle seguenti categorie: normale (sopra -1); osteopenia (da -1 a -2,5); osteoporosi (sotto -2,5).

L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da riduzione della massa ossea e deterioramento della micro-architettura del tessuto con conseguente aumento della fragilità e predisposizione alle fratture, specie in presenza di fattori di rischio quali menopausa, mancanza di esercizio fisico, uso di alcol e tabacco, uso di steroidi.

Il punteggio T-score, combinato con gli altri fattori di rischio, consentirà di stimare il rischio di frattura, specie femorale, per i prossimi 10 anni.

Tutte queste informazioni aiuteranno lo specialista a determinare la terapia più adatta

Dott. Ruben  Spizzichino
Ufficio Stampa & Social Media