Ospedale Israelitico – Tumore al seno: l’importanza della prevenzione.

Intervista alla Dott.ssa Bruna Coen sull’importanza della prevenzione del tumore al seno 

 

 

 

Volge al termine la campagna “Ottobre Rosa”, l’iniziativa benefica che persegue lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione al fine di combattere il tumore al seno. Negli ultimi anni la mortalità per cancro alla mammella è in costante diminuzione. Le nuove tecnologie diagnostiche di imaging, sempre più precise e sofisticate, ci consentono oggi di individuare lesioni in fase iniziale. Ne parliamo con la nostra ginecologa Dott.ssa Bruna Coen, ideatrice e responsabile del Percorso Donna dell’Ospedale Israelitico

 

 

L’Ottobre Rosa, mese della prevenzione della salute della donna volge al termine.  Cosa ne pensa di questa particolare iniziativa?

Ottobre è il mese dedicato alla salute della donna ed in particolare alla prevenzione del tumore al seno. La prevenzione nei suoi molteplici aspetti: uno stile di vita sano ed i controlli periodici. Anche noi dell’Ospedale Israelitico, premiato dalla Fondazione Osservatorio Onda con ben due bollini rosa per la l’attenzione e l’eccellenza nella medicina di genere, sappiamo bene il ruolo fondamentale che gioca la prevenzione.

 

Qual è la fotografia della situazione attuale in Italia rispetto a questa patologia?

In Italia nel 2019 ci sono stati più di 53 mila nuovi casi di tumore della mammella. Il tasso di mortalità per questa patologia è calato negli ultimi 20 anni grazie ai progressi della medicina, ma soprattutto grazie alla diagnosi precoce.

 

Quali sono gli strumenti volti alla prevenzione del tumore alla mammella? Come agisce l’Ospedale Israelitico?

 

Il nostro Ospedale dispone di tutti i mezzi diagnostici d’avanguardia. Nel Percorso Donna in particolare, abbiamo organizzato di una cosiddetta ” Breast Unit” .Il nostro specialista della mammella esegue contestualmente  la mammografia con la tomosintesi, che è lo strumento tecnico più avanzato, poi la visita e l’ecografia mammaria In caso  di problemi che necessitino la  chirurgia. In tempi rapidissimi inviamo la paziente agli specialisti del caso.

 

Che impatto ha il Covid sulla prevenzione?

Durante la primavera scorsa i controlli sono stati posticipati. Le attività degli ambulatori soppresse o ridotte e le persone spesso hanno avuto paura di avvicinarsi agli ospedali. Solo di recente, con l’estate e la temporanea remissione dei contagi, l’attività di prevenzione si stava riprendendo e noi abbiamo trovato un numero di patologie assai più rilevante rispetto agli stessi periodi degli anni passati.

 

Dottoressa, considerato il momento critico, cosa consiglierebbe ai nostri pazienti?

Voglio citare la frase del nostro Presidente della Repubblica in occasione della giornata della Ricerca “Le altre patologie non vanno in lock-down”.

Vi racconto il caso di una mia paziente, alquanto emblematico. Pochi giorni or sono una giovane donna, cui è stata diagnosticata una lesione precancerosa del collo dell’utero, mi ha chiesto se l’intervento, oggi di modestissima portata, potesse essere rimandato di 2 o 3 mesi.

Ecco cosa mi sento di raccomandare alle donne: prevenzione e cure tempestive!

Prevenzione dei tumori ma anche dell’osteoporosi, delle malattie cardiovascolari, di quelle sessualmente trasmesse nelle giovani.

E’ importante segnalare che in questo delicato periodo, spesso i controlli medici sono l’unica occasione per soggetti fragili, per comunicare il proprio disagio e la propria solitudine.

E’ nostra responsabilità continuare a rappresentare un punto di riferimento per le nostre pazienti.

 

 

Dott. Ruben  Spizzichino
Ufficio Stampa & Social Media