L’ecografia rappresenta un supporto indispensabile per la diagnosi e per i successivi controlli di numerose patologie. Ma come funziona? Quando è necessario effettuare un’ecografia? La parola alla Dott.ssa Caterina Maria Antonietta Pizzi, radiologa dell’Ospedale Israelitico
Salve Dottoressa. Cosa è l’ecografia?
L’ecografia è una metodica diagnostica che utilizza ultrasuoni non dannosi per il nostro corpo. Con una sonda che emette ultrasuoni che attraversano i vari tessuti del nostro corpo si genera un segnale di ritorno poi rielaborato da un software per ottenere l’immagine, la cui interpretazione è di pertinenza medica.
A cosa serve e come si svolge la visita?
L’ecografia è una metodica d’indagine primaria, panoramica e non invasiva, un supporto indispensabile alla diagnosi e ai successivi controlli di numerose patologie. È un esame distrettuale, non esiste un’ecografia total-body, può essere impiegata in qualsiasi ambulatorio radiologico e medico anche ad integrazione di una visita clinica e/o specialistica, qualora il medico operatore sia adeguatamente formato. Solo per lo studio addominale e pelvico bisogna presentarsi a digiuno da almeno 6 ore, avere la vescica piena e, ove necessario, osservare una dieta per evitare meteorismo intestinale.
Quando bisogna effettuarla?
L’ecografia è sicuramente l’esame diagnostico di primo approccio nello studio di molti distretti, per esempio nella valutazione di tiroide e linfonodi del collo in patologie infiammatorie acute e croniche; nell’integrazione all’esame Mammografico in Senologia; in ambito internistico e ginecologico; nello studio di fegato, pancreas, reni, vescica, organi pelvici maschili e femminili per dolori o follow-up oncologici o in ambito ortopedico e sportivo per lo studio delle articolazioni e dei fasci muscolari, permettendo la valutazione di danni obiettivabili e quantificabili.