Il lifting del sorriso. Ortodonzia invisibile e faccette dentali
Sempre più sovente sentiamo parlare di lifting del sorriso attraverso l’applicazione delle faccette dentali. Nell’ambito dell’odontoiatria conservativa e protesica, l’utilizzo di faccette estetiche rappresenta un argomento controverso e in continua evoluzione. Ma come funzionano le faccette? E cosa è di fatto l’ortodonzia invisibile?
La Redazione Israelitico News ha voluto approfondire il tema con il Dott. Fabio Margarita, Direttore Sanitario del Centro Odontoiatrico Nitti dell’Ospedale Israelitico
Salve Dott. Margarita, ci può spiegare cosa si intende per ortodonzia invisibile?
L’ortodonzia invisibile è rappresentata da un insieme di tecniche utilizzate per allineare i denti in modo che i dispositivi adoperati non possano essere visibili. Una di queste tecniche prevede l’uso di mascherine completamente trasparenti, dette “allineatori”. Un’altra tecnica totalmente invisibile, quando è possibile usarla, è l’ortodonzia linguale. Questa tecnica è caratterizzata dall’applicazione di attacchi e fili sulla faccia linguale dei denti e quindi all’interno del cavo orale.
Cosa sono le faccette dentali?
Le faccette sono lamine sottili di ceramica o di resina composita, progettate per essere applicate sulla superficie esterna del dente. Le faccette dentali possono correggere i difetti di forma, colore, dimensione o posizionamento dei denti. Si può quindi parlare di lifting del sorriso con le faccette. Possono essere realizzate in zirconia, disilicato di litio e ceramica feldspatica. Si tratta di materiali del tutto metal free, privi di alcuna componente metallica e in grado di dare un risultato molto vicino ad un dente naturale.
L’applicazione delle faccette può risultare dolorosa?
Esistono diverse tecniche realizzative. Le nostre faccette dentali con tecnica addiction differiscono dalle faccette tradizionali principalmente perché sono più sottili e, quindi, possono essere “incollate” direttamente a un dente non preparato. Chiaramente non tutti i pazienti sono trattabili con questa tecnica. Certo è che, quando non viene preparato il dente, non c’è necessità di eseguire l’anestesia, non si abrade minimamente la superficie dello smalto, che rimane perfettamente integro garantendo, inoltre, la rimovibilità delle stesse.
Quanto durano le faccette dentali?
Prendersi cura dei denti restaurati con le faccette non richiede particolari attenzioni, ma bisogna comunque attenersi ad alcune regole generali come evitare alimenti troppo duri, non mordersi le unghie o rosicchiare penne e matite; eseguire regolarmente la pulizia professionale oltre che una corretta igiene domiciliare, utilizzare bite in gomma se si è bruxisti o se si praticano sport violenti, non fumare e limitare l’uso di alimenti che possono macchiare i denti. Bisogna comunque rivolgere una particolare attenzione ai materiali che vengono usati. La ceramica tradizionale non rinforzata ha una bassa resistenza alla flessione ed è quindi soggetta a frattura. L’avvento delle ceramiche vetrose rinforzate ha permesso di migliorare la resistenza dei restauri senza penalizzare l’estetica. La possibilità, inoltre, di utilizzare cementi resinosi con adesione sia ai tessuti dentali, sia alla ceramica, permette di aumentare ulteriormente la resistenza.