[blue-background]

  • L’INTERVENTO PER IL TUNNEL CARPALE

    La sindrome del tunnel carpale altera la sensibilità delle prime tre dita e, nelle forme più avanzate, a questi sintomi si associa anche un deficit di opposizione del pollice, un disturbo che il paziente avverte con la caduta degli oggetti dalla mano.

    L’Unità Operativa di Chirurgia della Mano si occupa esclusivamente del trattamento delle patologie di questo distretto attraverso percorsi di cura ben strutturati.

    La sindrome del tunnel carpale si caratterizza per la compressione del nervo mediano al polso all’interno di un canale osteofibroso che si chiama tunnel carpale. La compressione è una condizione che si verifica quando un nervo schiacciato dai tessuti circostanti si irrita tanto da provocare dolore e perdere parte delle sue funzioni.

    I medici chirurghi della mano dell’Ospedale Israelitico eseguono ogni anno circa 600 interventi di “decompressione” per la sindrome del tunnel carpale, un iter che prevede una rapida pre ospedalizzazione e un intervento chirurgico della durata di 15 minuti fatto in anestesia locale e senza dolore per il paziente. Dopo l’operazione, l’assistito resta in ospedale poche ore per il monitoraggio da parte del personale medico.

    Per affrontare casi particolarmente complessi, presso l’Ospedale Israelitico i chirurghi della mano ricorrono alla microchirurgia ricostruttiva, una tecnica chirurgica che si serve di mezzi ottici di ingrandimento – dagli occhialini al microscopio operatorio – finalizzata alla ricostruzione, cioè alle perdite di sostanze complesse degli arti, e che spesso evita grossi deficit funzionali o amputazioni.

  • [/blue-background]