L’UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ente che cura e tutela gli interessi religiosi degli ebrei in Italia e promuove la conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici, ha contribuito all’acquisto di due nuovi ventilatori polmonari meccanici grazie ai fondi dell’8×1000.
Le persone che soffrono di patologie o disfunzioni polmonari sono molte. In questi casi la ventilazione polmonare rappresenta un metodo fondamentale, in grado di offrire un supporto alla respirazione per tutti quei pazienti non in grado di respirare autonomamente. La ventilazione polmonare si effettua attraverso un apposito dispositivo, il ventilatore meccanico, che simula il movimento dei muscoli respiratori intercostali e del diaframma. Si esegue sia nei pazienti in terapia intensiva, che non possono respirare da soli, sia nei pazienti che soffrono di particolari patologie respiratorie, quali apnee ostruttive del sonno, asma o malattie neurologiche come la distrofia muscolare. Il principale vantaggio della ventilazione polmonare consiste nel migliorare la qualità della vita dei pazienti che non respirano in autonomia, consentendo – seppur artificialmente – di riprodurre il naturale processo di respirazione. Ricorrere alla ventilazione meccanica, in abbinamento a specifiche terapie prescritte dai medici, può salvare la vita a molte persone. Questa tecnica, infatti, fornisce al paziente l’ossigeno necessario non solo per respirare, ma anche per garantire il corretto funzionamento di diversi organi, tra cui cuore, fegato e cervello.
“Il potenziamento dei presidi per l’assistenza respiratoria, come la dotazione di nuovi ventilatori polmonari, non può che rappresentare un momento importante per il nostro Ospedale, sin dai primi giorni di emergenza sanitaria al servizio della popolazione e al fianco del Sistema Sanitario Nazionale. E’ dunque con grande piacere che desidero esprimere a nome di tutto l’Ospedale Israelitico i miei più sinceri ringraziamenti all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per il prezioso contributo.” ha dichiarato il Presidente dell’Ospedale Israelitico, Bruno Sed.